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La vitamina C : due secoli ma sempre attuale

Poiché la vitamina C è di origine quasi esclusivamente vegetale, i quantitativi assunti sono inevitabilmente insufficienti se si consuma poca frutta e verdura (alimentazione squilibrata, fast food). Inoltre, il fabbisogno di questa vitamina può essere aumentato da diversi fattori: il fumo (una sigaretta ne brucia circa 25 mg!), lo stress, il consumo regolare e importante di bevande alcoliche e caffeina, una forte sudorazione, un’attività fisica  intensa, l’assunzione di vari farmaci ecc. 

L’attività terapeutica della vitamina C

A dosi elevate, la vitamina C:
•    stimola fortemente il sistema immunitario;
•    dà energia e aumenta la resistenza agli sforzi;
•    grazie al suo notevole potere antiossidante, rallenta il processo di invecchiamento e contribuisce alla lotta contro le malattie dovute alla cosiddetta «degenerazione ossidativa» (l’artrosi, l’arteriosclerosi, la cataratta, la degenerazione maculare ecc.);
•    è un vero e proprio antistaminico naturale, che contrasta le allergie, qualunque ne sia la causa;
•    contribuisce alla sintesi del collagene (proteina del tessuto connettivo) e accelera la cicatrizzazione delle ferite;
•    migliora l’assimilazione di calcio e ferro;
•    rinforza i capillari e le vene;
•    tonifica i muscoli;
•    interviene nella produzione di ormoni antistress e di neuromediatori benefici per il morale;
•    aiuta ad eliminare dal corpo i metalli tossici di origine ambientale.
Il corpo non è in grado di immagazzinare la vitamina C, che è idrosolubile. Tuttavia, i tessuti possono impregnarsene come una spugna che si imbeve d’acqua, senza rilasciarne neanche una goccia, fintanto che non hanno trattenuto tutto il necessario per soddisfare le loro esigenze. Ecco perché gli integratori sono utili.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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