Neve, sci, sole… ma senza influenza!

Ci sono malattie che (ahimè per noi!) si ripresentano con la puntualità di un orologio. Una di queste è l’influenza, il cui picco è nel cuore dell’inverno.

Nel nostro paese, l’epidemia di influenza inizia già nelle ultime settimane dell’anno e può imperversare fino a primavera. D’inverno, i virus trovano le condizioni ideali per moltiplicarsi. Quando fuori fa freddo, risulta spontaneo ricercare il calore degli spazi interni. Questi luoghi confinati rappresentano un’occasione d’oro per il virus, che passa da una persona all’altra approfittando delle microgoccioline presenti negli starnuti o nei colpi di tosse.

Brividi, mal di testa, febbre, ossa rotte. . . Questi sintomi sono tipicamente le prime avvisaglie di uno stato influenzale. È ora di curarsi rimanendo al caldo e osservando un po’ di riposo!

Rimedi naturali… che funzionano

L’omeopatia propone soluzioni efficaci, prive di effetti collaterali e adatte a tutta la famiglia. Spesso si utilizzano Gelsemium (febbre), Rhus toxicodendron (dolori articolari e muscolari) o Bryonia (tosse). Un medicinale a base di Anas barbariae (estratto del fegato e del cuore) consente di attenuare i sintomi e di accelerare il processo di guarigione. Può essere assunto anche a scopo preventivo, alla posologia di una dose alla settimana per tutto il periodo di maggiore esposizione all’influenza.

È particolarmente utile in caso di contatto con una persona ammalata, in famiglia oppure in ambito lavorativo.

Per i soggetti che godono di buona salute, le complicanze sono per lo più rare. Tuttavia, se i sintomi persistono per più di tre giorni, è più prudente consultare il medico.

 

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