Le candele auricolari sono una pratica medica alternativa che favorisce il benessere e il rilassamento. Contribuiscono inoltre all’igiene delle orecchie. 100% naturali, queste candele creano una piacevole sensazione di calore e riducono la pressione nell’orecchio, liberando il corpo e la mente da tutte le tensioni.
La trasmissione di questa pratica ancestrale viene attribuita agli Indiani Hopi, un tempo risiedenti nell’America centrale. Anche tra le popolazioni asiatiche si trovano riferimenti alle candele auricolari.
Agiscono sui punti chiave dell’orecchio
L’obiettivo di questo metodo consiste nel migliorare il sistema energetico dell’organismo, lavorando sui punti di agopuntura dell’orecchio.
Le candele di nuova generazione sono confezionate con i seguenti prodotti di base: cotone greggio, cera d’api, un foglio di carta per rafforzare la base della candela, un filtro di sicurezza in lana vergine e, secondo gli effetti perseguiti, piante polverizzate, oli essenziali, tinture spagiriche o preparati minerali omeopatici.
Sul mercato europeo vengono proposte moltissime candele. Si consiglia pertanto di orientarsi su quelle che contengono solo elementi naturali.
Proprietà diverse per azioni diverse
La candela viene introdotta nell’orecchio e successivamente accesa. Man mano che si consuma, sprigiona fumo e calore. Il calore esercita un piacevole effetto rilassante su tutto l’organismo. Il fumo penetra all’interno, come nei suffimigi, stimolando il timpano, i punti di agopuntura del condotto uditivo esterno e il sistema linfatico interno dell’orecchio.
Ci sono tre tipi di candele. Le «antinfiammatorie», che contengono piante antisettiche, antibatteriche e mucolitiche (timo, eucalipto ecc.), esplicano un effetto benefico sulle alte vie respiratorie. Le «riequilibranti», a base di piante sedative, come per esempio la melissa e la lavanda, favoriscono il rilassamento.
Infine, le candele «rumori auricolari», a base di prodotti omeopatici e spagirici, vengono utilizzate per l’igiene dell’orecchio e in caso di ronzii auricolari.
