Queste nuove regole hanno ben poco a che vedere con quello che abbiamo imparato a scuola. Nelle nuove valutazioni non si tiene più conto solo delle attitudini scolastiche. L’accento viene posto soprattutto sulle qualità personali, come l’empatia, l’iniziativa, la capacità di reagire ai problemi, il controllo dello stress, la maggiore o minore positività, l’insieme delle competenze sociali, la capacità di automotivazione, la gestione delle emozioni ecc. Questi esempi sono alcuni dei parametri dell’intelligenza emozionale (QE). Il quoziente intellettivo (QI), che serve tra l’altro a misurare le capacità intellettuali, non vi prepara ad affrontare le prove dell’esistenza, né a cogliere le opportunità che si presentano. L’intelligenza emozionale invece vi aiuta notevolmente a sfruttare al meglio le vostre capacità, oltre che a gestire efficacemente i problemi. Ne consegue che il successo nella vita dipende fortemente dal QE.
Nella vita è raro che il talento di una persona sia sufficiente ad assicurarne il successo. Se però fate prova di perseveranza, se sapete rimettervi in discussione e fissarvi degli obiettivi, potenziate al massimo le vostre opportunità. Naturalmente, ognuno ha i suoi punti forti e i suoi limiti. La vostra intelligenza emozionale non dipende solo dalla genetica: disponete di possibilità di sviluppo straordinarie. Contrariamente al QI che cresce poco dopo l’adolescenza, il QE può aumentare sensibilmente. E’ sufficiente assumerne innanzi tutto consapevolezza. Metteteci un po’ di coraggio e di motivazione, poiché lo sviluppo del quoziente emozionale vi darà belle soddisfazioni e un equilibrio nella vita. Vi auguro buon viaggio in questo percorso personale.
