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La vitamina tuttofare

Se è vero che due decilitri di succo d’arancia coprono il fabbisogno quotidiano normale di questa preziosa sostanza (circa 100 mg), la dose si dimostra però insufficiente in caso di tabagismo, di stress intenso, di forte consumo di bevande alcoliche e di caffè, di allenamento fisico spinto, ecc. Lo stesso dicasi quando si vogliono sfruttare pienamente una o diverse delle sue numerose proprietà terapeutiche.

Eccone le principali:

  • la vitamina C stimola in forte misura il sistema immunitario;
  • dà tono e aumenta la resistenza allo sforzo;
  • dotata di un notevole potere antiossidante o antiradicali liberi, rallenta il processo d’invecchiamento e interviene nella lotta contro tutte le malattie da degenerazione ossidativa (l’artrosi, l’arteriosclerosi, la cataratta, ecc.);
  • vero antistaminico naturale, combatte le allergie di ogni tipo;
  • partecipa alla sintesi del collagene (proteina del tessuto connettivo);
  • accelera la cicatrizzazione delle ferite;
  • migliora l’assimilazione del calcio e del ferro;
  • rafforza i vasi capillari e venosi;
  • aumenta la diuresi.

Idrosolubile, la vitamina C non viene accumulata dal corpo ma i tessuti possono assorbirla sino a saturazione, come una spugna che s’imbeve d’acqua, e ne espellono l’eccesso solo dopo aver trattenuto il quantitativo necessario al proprio fabbisogno. Da qui l’utilità dei supplementi. Tuttavia la prudenza s’impone in caso di gotta e di calcoli renali da ossalato, dato che questa vitamina interviene nella sintesi dell’acido ossalico.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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