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Fumo, un po”, molto, per niente…

Si rammenti che il fumo aumenta il rischio di molte patologie: malattie cardiovascolari, tumore ai polmoni, ma anche all’esofago o alla laringe, broncopneumopatia cronica ostruttiva, ecc. Di conseguenza, il decesso dei fumatori risulta anticipato in media di 8 anni rispetto a chi non fuma.

La salute non è tuttavia l’unica argomentazione che dovrebbe indurre a smettere. Una vita senza fumo comporta altri vantaggi: un risparmio economico, una pelle più luminosa, una forma fisica migliore, un alito più fresco, una maggiore capacità di apprezzare alimenti e bevande… Queste argomentazioni, per lo più ben note ai fumatori, non sono sempre sufficienti a convincerli perché, per smettere di fumare, è necessario possedere una notevole forza di volontà, e attenersi durevolmente ai buoni propositi. È soprattutto questa volontà che fa la differenza e che consente di superare tutte le fasi della disassuefazione. Negli ultimi anni si parla molto anche di fumo passivo. È dimostrato che il fumo passivo, a prescindere dall’entità dell’esposizione, è nocivo per chi vi è esposto.

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