Per ematoma (o livido) si intende l’accumulo di sangue sotto la pelle, la cui colorazione cambia. Gli ematomi estesi sono definiti ecchimosi.
La comparsa di lividi spontanei o al minimo contatto e quella di ecchimosi possono essere collegate a carenze vitaminiche o a trattamenti farmacologici.
Le vitamine in questione sono la C e la P, oltre che, più raramente, la K. Le prime due rinforzano le pareti dei capillari e ne diminuiscono la permeabilità.
La vitamina C è presente nella frutta e verdura fresca, cruda o poco cotta, in particolare nel kiwi, negli agrumi, nei cavoli e nei peperoni. Come la C, anche la vitamina P, più nota sotto il termine di bioflavonoidi, è esclusivamente di origine vegetale. Le sue fonti migliori sono la polpa degli agrumi, l’albicocca, l’uva e il grano saraceno. Lo stress, il fumo, i corticosteroidi e i contraccettivi orali depauperano l’organismo di vitamina C. Il fumo nuoce notevolmente anche ai bioflavonoidi.
La vitamina K, invece, è necessaria alla coagulazione sanguigna; la sua carenza, peraltro rara, comporta ematomi e una tendenza alle emorragie. Questa vitamina liposolubile, prodotta anche dai batteri intestinali, è fornita dal fegato, dalla verdura e dallo yogurt. Le carenze possono comparire in concomitanza con l’assunzione di antibiotici, che alterano la flora intestinale, oppure se esiste un disturbo della digestione dei grassi, poiché la vitamina K può essere assorbita solo quand’è sciolta nei lipidi. Questi problemi si verificano nell’ambito delle patologie della cistifellea, del morbo celiaco e della rettocolite ulcerosa.
L’aiuto delle piante e dei rimedi omeopatici
Anche la fitoterapia svolge un ruolo importante nel trattamento della fragilità capillare. Alcune piante come l’ippocastano, l’hamamelide, il pungitopo, ecc. figurano nella composizione dei preparati per via orale e prodotti per uso topico.
Per quanto concerne l’omeopatia, Hamamelis, Arnica e Bellis perennis possono
risultare di grande utilità quando si è predisposti ai lividi.
