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Sbarazzarsi del mal di testa

Abbandonare precipitosamente una serata tra amici, annullare una partita di tennis, non assistere a un appuntamento professionale… Questi maledetti mal di testa ci rendono la vita particolarmente difficile. In tali situazioni, è preferibile avere un analgesico (antidolorifico) a portata di mano per ritrovare il sorriso!

Spesso i dolori si scatenano in concomitanza con fattori favorenti. Se ne possono elencare molti, come lo stress, i disturbi del sonno, i cambiamenti meteorologici o alcuni alimenti. Il mal di testa può anche essere scatenato da disturbi della vista o da una cattiva postura sul lavoro, causa di tensioni a livello cervicale. Identificando questi fattori risulta ovviamente più facile evitarli.

Per prevenire le cefalee risultano molto utili le tecniche di rilassamento, l’attività fisica e le medicine dolci. Durante le crisi, molti si sentono meglio facendo una passeggiata all’aria fresca o stando sdraiati al buio. È inoltre consigliato applicarsi una pezzuola umida sulla fronte o massaggiarsi le tempie con olio essenziale di menta, esercitando una certa pressione.

Talvolta, presi come siamo dal vortice delle attività quotidiane, queste misure non risultano  facili da attuare, o sono semplicemente insufficienti. Diventa pertanto necessaria l’assunzione di un farmaco. Sul mercato sono disponibili diversi principi attivi per l’automedicazione. I professionisti della salute rappresentano una risorsa preziosa per scegliere la sostanza più adatta.

È la scelta della molecola che determina la sua rapidità d’azione

Anche la formula chimica del principio attivo è importante per la scelta del rimedio. Per esempio, l’ibuprofene arginato dà perlopiù sollievo dopo circa 30 minuti. Questa rapidità d’azione è resa possibile dalla sua ottima solubilità nell’ambiente gastrico. La forma tradizionale, a titolo di paragone, agisce solo dopo una o due ore.

Se i sintomi sono frequenti (più di 4-10 giorni al mese), intensi o invalidanti nella vita quotidiana, si consiglia di consultare il medico. In tal caso, risulta utile annotare in un quaderno lo storico delle cefalee (data, durata e fattore scatenante). La diagnosi medica sarà di gran lunga facilitata.

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Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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