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Quando prude dappertutto

Innanzi tutto, che non deve essere preso alla leggera, perché può essere dovuto a numerose cause, ovverosia:

  • una malattia della pelle (psoriasi, eczema, lichene, parassiti ecc.), talvolta non ancora conclamata;
  • l’assunzione di determinati farmaci (antibiotici, aspirina ecc.);
  • un calcolo biliare;
  • un’insufficienza renale cronica;
  • una malattia del sangue;
  • una malattia ormonale (diabete, ipertiroidismo).

Prurito nervoso e senile

Quando non è stata diagnosticata nessuna delle cause suddette e la pelle non presenta alcuna alterazione visibile (eruzioni, chiazze), si parla di prurito «sine materia». La causa può essere un problema psicologico (prurito nervoso), oppure, in caso di età avanzata, l’inaridimento cutaneo (prurito senile).

La terapia del prurito è innanzi tutto quella della causa scatenante. Il prurito in sé può essere trattato per via orale (assunzione di antistaminici, dotati di proprietà antipruriginose) e locale (bagni lenitivi, creme nutrienti).

Una volta escluse o affrontate tutte le possibili cause organiche, se il prurito persiste, prendete in considerazione l’eventualità di un’origine nervosa. In tal caso provate con la fitoterapia (melissa, valeriana, passiflora ecc.) o l’omeopatia (Ignatia è il rimedio di elezione dei disturbi psicosomatici). Talvolta si può instaurare un circolo vizioso: il nervosismo genera il prurito, il quale a sua volta alimenta il nervosismo.

Se soffrite di prurito senile, nutrite la pelle per via interna assumendo oli in capsule, p. es. di borragine o di enotera, con almeno 100mg di vitamina E (anch’essa in capsule), integratore necessario in caso di notevole assunzione di acidi grassi polinsaturi. Prevedete circa tre mesi per un risultato quantificabile.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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