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Non è tutto «acido» quel che sembra

Se da un lato gli acidi sono indispensabili a numerosi processi biologici, dall’altro, l’eccesso di acidi è nocivo. E’ il motivo per cui l’acidità in eccesso è controbilanciata dall’intervento di numerosi organi (reni, polmoni, ossa ecc.), che soffrirebbero di un eventuale sovraccarico del sistema di regolazione.
Bisogna distinguere gli acidi organici, per lo più degradati dal metabolismo, dagli acidi inorganici (per esempio l’acido fosforico di carne e formaggio), la cui eliminazione è solo parziale, poiché richiede delle basi. Quando queste sono presenti in quantità insufficiente, vengono sottratte a certe strutture (per esempio le ossa), il che a lungo andare comporta un rischio di osteoporosi. Ogniqualvolta ciò sia possibile, l’organismo si sforza di mantenere l’equilibrio eliminando gli acidi in eccesso, per esempio attraverso la respirazione (anidride carbonica), l’urina o l’acido gastrico, con tutte le conseguenze che ne derivano (calcoli renali, gotta,  acidità ecc.).

Come diminuire questi rischi?

Per evitare l’iperacidità è necessario muoversi di più, ridurre lo stress e diversificare la propria alimentazione, consumando più frutta, verdura e fibre.
Se però il problema è di vecchia data, non è sufficiente un semplice cambiamento di alimentazione per normalizzare la situazione: effetti più rapidi si ottengono assumendo un preparato basico in polvere. I sali organici di potassio, calcio e magnesio sono molto efficaci. Inoltre, alcune polveri basiche sono arricchite, per esempio di fibre o di vitamine. Si rammenti tuttavia che questi prodotti non possono sostituire un’alimentazione sana.

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