Meningoencefalite primaverile-estiva (FSME) / Meningoencefalite da zecche (TBE)

La FSME/TBE è una malattia virale che si trasmette con il morso di zecche infette. La vaccinazione è raccomandata ad adulti e bambini dai 6 anni in su che risiedono o si recano in zone endemiche, accanto ad altre misure protettive come coprirsi e usare repellenti.

Agente patogeno e trasmissione

La meningoencefalite primaverile-estiva, o meningoencefalite da zecche, è una malattia infettiva causata dal virus FSME/TBE che si trasmette con il morso di zecche infette (Ixodes ricinus, zecca dei boschi).
Le zecche, il cui habitat ideale è costituito da boschi di latifoglie con un ricco sottobosco, sono diffuse in tutta la Svizzera fino a un’altitudine di circa 1500 metri. Le zecche si nutrono di sangue animale e umano e con il loro morso possono trasmettere diversi agenti patogeni: la meningoencefalite, la borreliosi (o malattia di Lyme) e infezioni più rare come l’Erlichiosi e la Rickettsiosi. La prima è causata da un virus, le altre tre da batteri. Alle famiglie delle Erlichie e Rickettsie appartengono diversi gruppi di batteri associati a vari quadri clinici.

Quadro clinico

Da 7 a 14 giorni dopo il morso di una zecca infetta può manifestarsi una prima fase con sintomi simil-influenzali. Tuttavia, nella maggior parte delle persone non si ha un decorso clinico. Nel 5-15 per cento dei casi, dopo un intervallo senza disturbi l’infezione può attaccare il sistema nervoso centrale, provocando sintomi come cefalee, fotofobia, vertigini e disturbi della concentrazione e della deambulazione, che possono persistere per settimane o mesi. In una percentuale di pazienti l’infezione può causare paralisi delle braccia, delle gambe o dei nervi facciali con danni permanenti. Nell’1 per cento circa dei casi con sintomi neurologici la malattia causa il decesso. La malattia non è curabile, si possono solo trattare i sintomi.

Diffusione e frequenza

La meningoencefalite primaverile-estiva, o meningoencefalite da zecche, è molto diffusa in Russia e in Estremo Oriente. I casi conclamati sono in aumento anche in Europa. In Svizzera si è passati da una media di 100 (nel periodo 2000-2005) a una media di 100-250 casi l’anno (dal 2005).
Le zecche sono presenti in tutto il mondo, ma quelle infette dal virus della meningoencefalite vivono solo in determinate zone, i cosiddetti focolai naturali (zone endemiche). In Svizzera la loro presenza è accertata in quasi tutti i Cantoni dell’Altopiano svizzero. Nelle zone endemiche l’1 per cento circa (i dati oscillano tra lo 0,5 e il 3%) delle zecche è portatore del virus. Finora non sono state individuate zone infestate da zecche portatrici del virus FSME/TBE ad altitudini superiori a circa 1000 metri.

Prevenzione

L’unico modo per proteggersi dal virus FSME/TBE è vaccinarsi: oggi esistono vaccini sicuri e molto efficaci. La vaccinazione è consigliata a tutte le persone (adulti e bambini dai 6 anni in su) che risiedono o soggiornano temporaneamente in zone con focolai naturali (zone endemiche, cfr. dati al riguardo). Si raccomanda inoltre di adottare le seguenti misure protettive: indossare indumenti che coprano tutto il corpo ed evitare di sdraiarsi o sedersi direttamente per terra. Esistono inoltre efficaci prodotti protettivi per la pelle e insetticidi da spruzzare sugli indumenti.

Dato che è difficile accorgersi del morso di una zecca, al rientro dal bosco è bene ispezionare accuratamente vestiti e corpo. Si consiglia di indossare indumenti chiari (è più facile individuarle) e controllare anche gli animali domestici (cani, gatti, cavalli). Se s’individua una zecca, rimuoverla immediatamente se possibile afferrandola con una pinzetta a livello cutaneo ed estraendola con un movimento lento e deciso. Dopo averla rimossa, disinfettare la parte interessata. In caso di febbre o altri sintomi, consultare un medico.

Maggiori informazioni e links

Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica UFSP

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