La popolazione svizzera sostiene un divieto generalizzato di pubblicizzare i prodotti del tabacco

Oltre due terzi della popolazione appoggia il divieto di pubblicizzare i prodotti del tabacco ad eccezione dei punti vendita, e una buona maggioranza dei cittadini sostiene persino un divieto generalizzato. La popolazione è quindi d’accordo con il disegno di legge del Consiglio federale sui prodotti del tabacco e vedrebbe addirittura di buon occhio delle restrizioni ancora più severe di quelle previste.

L’Ufficio federale della sanità pubblica ha pubblicato oggi uno studio rappresentativo condotto nell’ambito del Monitoraggio svizzero delle dipendenze tra il 2015 e il 2016 su un campione di circa 5’000 persone, cui è stato chiesto che cosa ne pensassero delle misure politiche adottate per prevenire il tabagismo. Dal sondaggio è emerso che, rispetto alle ultime indagini svolte nel 2012 e nel 2014, si registra un aumento costante delle persone favorevoli alle restrizioni sulla  pubblicità dei prodotti del tabacco.

Il 58% degli intervistati è a favore di un divieto generalizzato di pubblicizzare i prodotti del tabacco. Se la pubblicità fosse autorizzata solo nei punti vendita, addirittura il 70% dei cittadini sarebbero favorevoli. Si tratta di un segnale chiaro lanciato al mondo politico: la popolazione si spingerebbe più in là del Consiglio federale per limitare la pubblicità ai prodotti del tabacco. Nel disegno di legge la pubblicità andrebbe bandita dalla cartellonistica, dalla stampa scritta e dai cinema, ma le attività di sponsorizzazione e di promozione, incluse quelle nei punti vendita, continuerebbero ad essere per lo più autorizzate. Sul fronte opposto, chi si oppone a una limitazione della pubblicità del tabacco giudica “paternalistico” il cauto disegno di legge del Consiglio federale.

La popolazione, però, non sembra essere dello stesso parere. Anche il divieto di esporre i prodotti del tabacco in modo visibile sugli scaffali dei punti vendita, nonché l’introduzione di pacchetti di sigarette neutri suscitano ormai più voci favorevoli che contrarie. Inoltre, più del 60% degli interpellati vedrebbe di buon occhio un aumento del prezzo delle sigarette.

L’opposizione di fondo del Consiglio degli Stati alla legge sui prodotti del tabacco è quindi in chiaro contrasto con la volontà dei cittadini. Il Consiglio nazionale ha ora la possibilità di correggere il tiro per limitare delle pubblicità, che, rivolgendosi in particolare ai giovani, incitano incontestabilmente al consumo di tabacco. 

 

Fonte: Dipendenze Svizzera

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