Mio marito russa; dopo 38 anni di sofferenza coniugale notturna, posso ancora sperare in un qualche miglioramento?
Il russare fa due tipi di vittime: la persona che subisce questo fastidio sonoro, paragonabile in certi casi a quello di un martello pneumatico, e quella che russa, che si alza stanca e soffre degli scherni di chi lo circonda. Questa rumorosa respirazione è dovuta per lo più al rilassamento dei tessuti che circondano la faringe, causa di vibrazioni durante l’inspirazione e l’espirazione. Il problema è ulteriormente aggravato dall’invecchiamento (con l’inevitabile rilassamento muscolare), dal sovrappeso (i tessuti più spessi offrono una maggiore resistenza all’aria), dal fumo, dall’alcol o dai sonniferi.
Il 30% della popolazione russa; il 60% dei sessantenni di sesso maschile soffre di questo disturbo.
Per ridurre o eliminare questo fastidio, è opportuno intervenire a due livelli: escludendo l’intervento chirurgico (riservato ad una minoranza), si elimineranno innanzi tutto i fattori favorenti, con un’igiene di vita e un’alimentazione adeguate, per poi limitare l’impatto vibratorio attraverso un trattamento locale adeguato. Concretamente, si dovranno ridurre il fumo, gli alcolici, i sonniferi, trattare le patologie ORL croniche (allergia, sinusite ecc.), evitare gli eccessi alimentari in orario serale, la posizione dorsale durante la notte e, se necessario, si dovrà perdere peso. Localmente, la soluzione consiste nel lubrificare e nel rassodare i tessuti della gola. Vengono proposti diversi presidi, quali spray orali o nasali, linguette boccali, dilatatori delle narici, la cui efficacia è però oltremodo variabile. La novità sul mercato è una schiuma bioadesiva che aderisce ai tessuti della gola per tutta la notte, risultando per lo più efficace. Il Suo farmacista saprà consigliarLa e soprattutto orientarLa verso uno specialista se, come avviene nel 10% dei casi, si tratta di apnea notturna (potenzialmente pericolosa) anziché di un banale russamento.
