Le virtù della camomilla

    La camomilla matricaria è considerata comunemente la pianta medicinale più versatile. Apprezzata fin dall’antichità, può essere utile nei più diversi problemi di salute. Come giustamente Lei suppone, tuttavia, il semplice infuso di camomilla non è sempre sufficiente.

    I preparati a base di camomilla hanno un corredo di principi attivi assai diverso. Nell’infuso di camomilla l’acqua calda fa sprigionare unicamente i componenti idrosolubili; l’estratto alcolico, invece, contiene solo le sostanze solubili in alcool: ne conseguono caratteristiche diverse. Solo il 30% dell’essenza di camomilla è solubile in acqua; in questa percentuale rientrano i flavonoidi, la cui azione spasmolitica spiega l’effetto benefico dell’infuso di camomilla nei disturbi gastro-intestinali.

    L’infuso di camomilla risulta invece privo di quelle caratteristiche antinfiammatorie che sarebbero auspicabili, soprattutto in caso di uso esterno, sotto forma di impacchi, bagni e collutori. I principi attivi responsabili dell’azione antinfiammatoria, il camazulene e il bisabololo, sono infatti presenti solo nell’estratto alcolico.

    Sul mercato si trova un estratto di camomilla, prodotto sia con acqua che con una base alcolica, che contiene quindi l’intero spettro di principi attivi. Quest’estratto è la soluzione ideale per il trattamento di lesioni o irritazioni cutanee, per semicupi in caso di emorroidi o prurito anale, oppure per spennellare lesioni della cavità orale.

    Qual è il potenziale allergenico della camomilla?

    Il potenziale allergenico di questa pianta della famiglia delle Asteracee (Composite) è limitato. I soggetti colpiti sono soprattutto quelli che già soffrono di allergie (al polline, ad alcuni alimenti o ad erbe aromatiche). Inoltre da qualche tempo si coltiva la varietà «Manzana» che, grazie ad una selezione mirata delle sementi, non contiene più la sostanza ritenuta responsabile delle allergie. Infine, la soluzione di camomilla viene filtrata dopo l’estrazione per eliminare gli eventuali residui di polline potenzialmente allergizzanti, come avviene con la maggior parte delle piante.