Mai più forfora

    Antiestetica e sgradevole, in quanto spesso associata a prurito, la forfora (il cui nome scientifico è pityriasis) rappresenta un problema capillare piuttosto frequente: colpisce una persona su tre. Secche, le pellicole di forfora sono finissime e si staccano spontaneamente; grasse, sono costituite da squame più spesse che aderiscono al cuoio capelluto dove formano delle placche. Molteplici fattori favoriscono il fenomeno della forfora: fegato intasato (ad esempio per eccesso di consumo di grassi e/o alcol), stress, indebolimento del sistema immunitario, mutamenti ormonali, variazioni stagionali, ecc. Con il miglioramento dell’igiene alimentare e di vita si ottengono spesso buoni risultati. Da un punto di vista nutrizionale, è pure consigliabile aumentare l’apporto di vitamina A (che frena la disquamazione del cuoio capelluto), di vitamina E (che ne migliora l’irrigazione), di vitamine B (che risanano il cuoio capelluto, disintossicano il fegato e combattono lo stress), come pure di zolfo, dotato anch’esso di un potere depurativo. Concretamente, bisogna dare la preferenza ai seguenti alimenti: verdura, leguminose, frutta fresca, secca e oleaginosa, cereali integrali, jogurt, uovo e olii spremuti a freddo. Se i suddetti elementi creano un terreno favorevole alla forfora, è provato tuttavia che nella maggior parte dei casi la causa è la proliferazione eccessiva di un fungo presente nel cuoio capelluto, il Pityrosporum ovale: da qui la necessità di un trattamento antimicotico locale. Gli shampoo medicinali destinati a combattere la forfora contengono sostanze come il catrame, lo zolfo, l’acido salicilico, il piritione di zinco,il solfuro di selenio, l’econazolo, ecc. Più di recente, il ketoconazolo, un potente antimicotico disponibile in farmacia anche sotto forma di crema, ovuli vaginali, compresse e sospensione orale, ha dimostrato una notevole efficacia nella terapia di questi problemi capillari in concentrazione dell’1%. Dotata di una grande affinità con la cheratina dei capelli, questa sostanza vi rimane parecchi giorni: il suo effetto può prolungarsi sino a 40 ore dopo l’ultima applicazione. All’efficacia e alla lunga durata dell’azione del ketoconazolo si aggiunge un’ottima tolleranza, persino in caso di uso prolungato e in presenza di lesioni del cuoio capelluto.