L’uso corretto degli analgesici

    Mi capita di dover assumere un analgesico in caso di cefalea o di dolori mestruali. Cosa mi consiglia?

    Un antidolorifico ogni tanto? Non è sicuramente l’unica a praticare questo tipo di automedicazione. L’assunzione di analgesici, pur essendo molto diffusa nella nostra società, non deve comunque essere banalizzata. Se i dolori sono o diventano cronici, la visita medica è di rigore.

    Gli analgesici disponibili senza ricetta medica contengono un antinfiammatorio non steroideo (aspirina o ibuprofene) oppure paracetamolo. Per l’ibuprofene il rapporto rischi/benefici è interessante. La dose consigliata per questa sostanza è di 200-400 mg per la prima assunzione, eventualmente ripetibile, se necessario, dopo 4-6 ore (dose giornaliera massima: 1200 mg).

    Se il mal di testa è dovuto a stress, stanchezza o alle condizioni climatiche (cefalea da tensione), l’analgesico risulta evidentemente utile. Cerchi tuttavia di gestire meglio le situazioni a rischio per prevenire, nei limiti del possibile, la comparsa del mal di testa. Secondo i casi ciò richiede un miglioramento dell’igiene di vita (meno fumo, alcol e caffè, più ore di sonno) o la pratica di una tecnica di rilassamento. Per un efficace sollievo dai dolori mestruali è importante prendere subito una dose sufficientemente forte. Nel caso dell’ibuprofene si consiglia di assumere 400 mg di sostanza attiva fin dalla comparsa dei primi dolori. Se il ciclo risulta molto doloroso o addirittura «invalidante», è opportuno consultare il medico generico o il ginecologo che valuterà altre opzioni terapeutiche.

    Esiste una sostanza la cui azione sia particolarmente rapida?

    L’ibuprofene è disponibile tra l’altro sotto forma di arginato di ibuprofene. Questo sale, che promuove l’assorbimento del principio attivo, consente di accelerare nettamente l’azione rispetto agli altri prodotti a base di ibuprofene. L’arginato di ibuprofene agisce quindi più rapidamente degli altri analgesici contenenti la stessa sostanza: i dolori spariscono completamente già nell’arco di 15-30 minuti.

    Ha ragione a chiedere se ci sia un farmaco ad azione rapida. Secondo le recenti scoperte nel campo della ricerca sul dolore pare che la velocità di trattamento dei dolori acuti sia essenziale per impedirne la cronicizzazione. Varie reazioni dell’organismo tendono infatti a trasformare in tempi brevissimi i dolori acuti in dolori cronici.