Influenza estiva?

    Il contagio avviene mediante goccioline, per esempio con gli starnuti e toccando maniglie di porte, parapetti e cornette del telefono. Soprattutto tra i bambini che, giocando, stanno molto vicini, il pericolo è piuttosto elevato. Il rischio è notevole anche durante i viaggi in paesi lontani, durante i quali il nostro sistema immunitario entra in contatto con microrganismi patogeni sconosciuti. Alcuni organismi patogeni prediligono i climi caldi e umidi. Il rischio di un’influenza estiva nei paesi più caldi può pertanto essere anche maggiore. Tutto ciò che indebolisce l’organismo facilita ai virus dell’influenza estiva il compito di scatenare un raffreddamento, p.es.:

    • lunghi viaggi in automobile o camere

    d’albergo con climatizzatore acceso;

    • corrente d’aria, forte sudorazione, ridotta assunzione di liquidi;

    • lunghi bagni di sole;

    • lunghe nuotate in acqua fredda.

    Bere molto, riposarsi, stare all’ombra e fare impacchi ai polpacci sarebbe l’ideale; purtroppo in viaggio ciò non è sempre possibile. In questo caso può essere utile un farmaco; sono disponibili delle pratiche soluzioni che possono essere assunte senz’acqua, alcune delle quali abbassano la febbre e calmano i dolori. Per i viaggi in famiglia è consigliabile il paracetamolo, che può essere somministrato senza grandi rischi a bambini, donne in gravidanza, durante l’allattamento e in caso di intolleranza gastrica, sempre attenendosi al giusto dosaggio. Tuttavia, questi medicamenti non sono raccomandati solo quando si viaggia; andrebbero tenuti a portata di mano anche nella farmacia domestica.