L’auto-coaching per vivere meglio e per realizzarsi

Esistono molte definizioni di auto-coaching. Inoltre, questo termine viene utilizzato «in tutte le salse». Si tratta di un metodo che permette alle persone di migliorare le loro prestazioni e di sviluppare le loro qualità sociali, tra cui l’intelligenza emotiva. Quest’ultima è il principale motore di successo nella vita.

L’auto-coaching esiste già da moltissimo tempo. Anche i filosofi dell’Antichità lo applicavano. Anche loro sapevano che quando l’essere umano si trova di fronte a un problema, spesso gli ostacoli sono di natura interna. La chiave è lavorare su se stessi.

Gli strumenti dell’auto-coaching

Di fronte a una difficoltà, in caso di stress, spesso ci chiudiamo all’interno di strette «barriere». L’auto-coaching, il lavoro su se stessi, permette appunto di allargarle. In altre parole, questo «coaching autonomo» schiude nuovi orizzonti, perché i riferimenti si estendono.

Questo metodo di sviluppo personale funziona con delle domande. Infatti, lavorando su se stessi, bisogna cercare di porsi dei quesiti senza rimanere in superficie, ma cercando di scendere in profondità.

Come lavorare su se stessi?

Ecco qualche esempio di domanda che ci si può porre al fine di lavorare su se stessi per migliorare il proprio benessere nella quotidianità.

«Che cosa ho fatto finora per rimediare alle mie preoccupazioni?»

«Che cosa mi ha impedito di fare di più?»

«Quali sono le risorse di cui ho bisogno?»

Come si è detto, rispondendo a queste domande e lavorando alla propria crescita personale, risulta anche più facile trovare delle soluzioni. Ovviamente l’auto-coaching, richiede pratica.

Romain Ducret
Consulenza strategica

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