Gentile lettrice, caro lettore,
Ogni giorno, alla televisione o alla radio, ci vengono annunciati dei licenziamenti. Dietro questi numeri astratti si nascondono vite umane, amici, vicini e persone care. I disoccupati o futuri disoccupati non reagiscono tutti allo stesso modo a questo evento brutale. Alcuni si riprenderanno senza difficoltà, altri vivranno questa uscita di scena involontaria come un’esclusione, una ferita, un segno di ingratitudine. Un licenziamento sconvolge le certezze, un progetto di vita che si riteneva solido, un contesto sociale rassicurante. Può essere vissuto come una perdita di identità o di autostima. Il periodo del licenziamento va quasi vissuto come un lutto, con il tempo necessario per alleviare la tristezza e la collera, per dire addio al passato e per poter affrontare il futuro con un atteggiamento fiducioso. Se siete destabilizzati dal vostro licenziamento o da quello di una persona cara, al punto da sentirvi depressi e da essere privati del sonno ristoratore, non dimenticate che i professionisti della salute possono aiutarvi. Il loro ascolto attento e i loro validi consigli vi consentiranno di ritrovare l’equilibrio e la forma per affrontare un futuro diverso, ma non meno ricco.
