Staccarde nel modo giusto!

Berna, 25 giugno 2014. Le ferie estive e il tanto atteso periodo di riposo e relax sono alle porte. Tuttavia, per molti lavoratori svizzeri non è affatto scontato riuscire a rilassarsi completamente in vacanza. Per alcuni lo stress inizia già prima della partenza e non dà tregua neanche durante le ferie e dopo il rientro. Ma le cose non devono andare per forza così.

Più si avvicinano le vacanze estive e più ci si rallegra di questo periodo di lontananza dal lavoro. Si fanno piani e ci si organizza per trascorrere i giorni di vacanza nel modo più tranquillo e rilassante possibile. Staccare, godersi il tempo in compagnia della famiglia e degli amici, dimenticare l’orologio e sgombrare la mente – sarebbe questo l’obiettivo delle vacanze. Sarebbe ‒ perché non sempre si riesce nell’intento.
Oltre un terzo degli impiegati del nostro Paese risponde infatti alle proprie e-mail e chiamate di lavoro anche durante le vacanze. Il fatto di essere costantemente reperibili, spesso anche per propria scelta, impedisce di riposarsi adeguatamente. E pensare che oggi molti necessitano di riposo più che mai. I sondaggi mostrano che il 42% delle persone attive professionalmente è sottoposto a un elevato carico psichico sul posto di lavoro. Questa continua pressione rappresenta un rischio per la salute e può rendere malati. Le vacanze dovrebbero quindi sempre essere sfruttate per riequilibrare il corpo e la mente.

Il giusto riposo richiede pianificazione e regole
Affinché le vacanze risultino tali, occorre pianificarle bene. I progetti in corso dovrebbero essere ceduti per tempo ai sostituti, così si evita di partire in vacanza completamente esausti a causa dell’elevato carico lavorativo. Anche riordinare la scrivania nonché preparare un elenco delle questioni in sospeso per i progetti in corso e un documento con informazioni dettagliate per il proprio sostituto aiutano a staccarsi dal lavoro con la coscienza tranquilla. Un ulteriore fattore di stress è il cellulare. È indubbio che soltanto pochi di noi sono disposti a rinunciarvi completamente, ma per le questioni professionali si dovrebbero fissare chiare regole in merito a quando e come si è reperibili in caso di urgenza.

Il trucchetto dell’avviso di assenza
Già dal primo giorno di lavoro post-ferie si è rapidamente catturati dalla quotidianità. Per evitare che i benefici delle vacanze svaniscano subito si dovrebbe pianificare adeguatamente anche il rientro. Se i primi giorni ci si tiene liberi da appuntamenti si ha il tempo di organizzarsi con calma, di esaminare le questioni in sospeso e di fissare le priorità. Di solito non è un problema accordarsi in tal senso con i superiori e i colleghi. L’ideale sarebbe lasciare attivo l’avviso di assenza uno o due giorni in più, se possibile. È altresì consigliabile evitare di rientrare dalle vacanze proprio l’ultimo giorno. Chi passa, per così dire, dall’aereo all’ufficio riprende il lavoro già stressato. Meglio trascorrere ancora un giorno a casa per tornare con calma alla quotidianità.

Evitare insieme lo stress
Ovviamente il vero fattore di stress non sono le vacanze. Molte situazioni stressanti sono originate internamente e possono essere evitate con l’adozione di appropriate misure preventive. L’attuazione sistematica di programmi di gestione della salute in azienda è pagante per entrambe le parti. È inoltre opportuno che i superiori discutano con i propri team le regole da rispettare prima, durante e dopo le vacanze. Tutti ne traggono beneficio: se le ferie servono effettivamente per riposare, le aziende lamenteranno meno assenze a medio termine, mentre i collaboratori torneranno al lavoro motivati.

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