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Sofferenza muscolare: dalla contusione allo strappo

Tutto dipende dallo stato del tessuto: un muscolo teso non reagirà allo stesso modo di uno rilassato. Fondamentali anche i fattori ereditari: la tonicità dei capillari è per esempio molto variabile, e alcuni individui sono più soggetti ai famosi «lividi».

Il muscolo contratto è un organo potente e fragile nello stesso tempo, che risente di lesioni esterne (contusioni) o interne (stiramenti, strappi). L’evoluzione della contusione è caratterizzata, nell’arco delle 24 ore, dal degrado dell’emoglobina in pigmenti: la biliverdina (di colore verde) e la bilirubina (gialla), che si attenuano dopo una o due settimane. Un muscolo mal riscaldato, sottoposto ad uno sforzo rapido e violento, è particolarmente soggetto al rischio di contusioni, nel qual caso si consiglia l’applicazione di un gel antinfiammatorio. L’uso di un balsamo per massaggio può essere utile per la prevenzione, prima dell’attività fisica.

Lo stiramento risulta dalla rottura di qualche fibra muscolare. E’necessario applicare ghiaccio o impacchi freddi sull’arto leso, che deve rimanere a riposo fino a cicatrizzazione completa.

Lo strappo provoca un dolore più intenso e comparsa di un’ecchimosi violacea. E’ necessario riposo assoluto; prima della rieducazione può essere necessario attendere varie settimane.

L’applicazione di ghiaccio, di un impacco freddo o di uno spray refrigerante induce vasocostrizione con diminuzione dell’irrorazione sanguigna. In caso di lesione muscolare è importante alternare gli impacchi freddi con l’applicazione di gel antinfiammatorio, per non esacerbare la lesione.

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