Può essere imputabile a molteplici fattori: errori dietetici, disordini ormonali, temperature molto elevate, sedentarietà, assunzione di determinati farmaci (ormoni, cortisone ecc.), stress (con il conseguente aumento della secrezione di due ormoni antidiuretici: il cortisolo e l’aldosterone), ecc.
Qualunque sia la causa della ritenzione idrica, le misure da adottare sono le seguenti:
- aumentare l’apporto idrico fino ad assumere 2 litri di liquidi al giorno, sotto forma di acqua e tisane;
- diminuire il consumo di sodio (sale), senza dimenticare quello nascosto nei formaggi, nei salumi, nelle conserve, nei piatti industriali ecc.;
- evitare di bere eccessivamente durante i pasti, perché tutti gli alimenti contengono sodio, anche se in misura molto diversa;
- privilegiare i cibi ricchi di potassio, antagonista naturale del sodio (verdura cruda o poco cotta, frutta fresca, legumi, semi oleosi, cereali integrali), evitando i «nemici» di questo minerale (abuso di caffè e di alcolici, assunzione regolare di lassativi ecc.);
- ingerire proteine in quantità sufficiente (carne, pesce, latticini, uova, tofu);
- rinunciare a zucchero e dolci in eccesso.