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Rendete più piacevole la vostra attività professionale: imparate ad automotivarvi!

 

Nella vita professionale, la parola “motivazione” è una costante!
L’essere motivato è però uno stato generale che dipende da molti fattori. Spesso si dimentica di citare l’automotivazione, ovverosia la capacità dei singoli di motivare se stessi. L’automotivazione
è uno dei numerosi parametri dell’intelligenza emozionale. È possibile imparare a sviluppare questa capacità, rendendo notevolmente più facile la propria attività professionale.

 

I diversi tipi di motivazione

Esiste una motivazione intrinseca, diversa da quella estrinseca. Sono intrinsecamente motivato quando provo piacere facendo qualcosa.
La motivazione è invece estrinseca quando faccio qualcosa per ottenere dall’esterno qualcosa di piacevole, o per evitare una situazione sgradevole.
Per esempio: seguo delle direttive professionali perché ho paura delle conseguenze in caso di inosservanza.

 

Sono motivato intrinsecamente o estrinsecamente?

In pratica, esistono entrambi i tipi di motivazione. È tuttavia nettamente più utile che la motivazione intrinseca predomini su quella estrinseca. Per quale motivo? Con la motivazione estrinseca, il dispendio di energia è maggiore di quanto non sia con quella intrinseca. Per essere concreti, una persona che lavora solo per lo stipendio (motivazione estrinseca) si stanca molto di più.

 

E l’automotivazione?

Si tratta di essere capace di motivarsi da sé. Come procedere? Spesso, davanti a una sensazione spiacevole, ci si focalizza solo su quella. In questa situazione, bisogna invece rivedere tutti gli altri aspetti positivi che sono presenti, ma che spesso tendiamo a dimenticare. Si tratta, in sostanza, di modificare la percezione delle cose a livello cerebrale.
Prendiamo un esempio concreto. Dovete eseguire un compito amministrativo che non vi piace. Anziché concentrarvi solo su questo elemento, pensate a tutti gli aspetti che apprezzate della vostra attività professionale.
Ben presto vi renderete conto che il compito amministrativo vi sembrerà molto più “leggero”. Lo confermano diverse scuole di psicologia e anche i filosofi stoici: non è sempre la situazione in sé a renderci negativi, ma la percezione che ne abbiamo!

 

 

 

E che cos’altro possiamo fare?

Ecco un altro principio di base della motivazione. Un essere umano che non capisce il senso di ciò che deve fare vi si oppone per natura. Quindi, riprendendo l’esempio di prima, riflettete all’utilità dell’attività che vi risulta sgradita. Anche questo vi aiuterà moltissimo.
Come si vede, noi tutti abbiamo la nostra parte di responsabilità quando si tratta della nostra motivazione. Mettendo in pratica i principi di base appena illustrati, aumenterete la vostra motivazione intrinseca. Renderete quindi più piacevole la vostra attività professionale, che vi costerà meno energia.

Romain Ducret
Consulenza strategica

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