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Quando le dita fanno male

Pizzicori, sensazione di torpore, formicolii o scariche elettriche alle dita… I primi sintomi della sindrome del tunnel carpale non sono particolarmente dolorosi. Ma non bisogna aspettare le complicanze per intervenire!

Progressivamente si instaurano un deficit motorio e un dolore che si irradia dalla mano al braccio. Spesso i dolori si fanno sentire durante la notte, svegliando il malato e costringendolo ad alzarsi. Le complicanze più severe sono la perdita di sensibilità delle dita e di massa muscolare.
La sindrome del tunnel carpale è bilaterale in più della metà dei casi.

Traumi, variazioni ormonali…

La sindrome del tunnel carpale è legata alla compressione del nervo mediano a livello del polso. Nell’uomo, la causa è quasi esclusivamente di ordine meccanico: traumi reiterati sulla faccia palmare del polso, per esempio durante l’uso della tastiera del computer, di un martello pneumatico o di altri apparecchi che comportano vibrazioni intense. Nella donna questo disturbo, che spesso si manifesta durante la gravidanza o la perimenopausa, sembra essere di origine ormonale. La sindrome è più frequente in caso di diabete, ipotiroidismo, gotta e malattie reumatiche.
Nelle forme lievi o moderate, il trattamento medico prevede la somministrazione di un’associazione farmacologica antinfiammatorio e diuretico, l’applicazione di ghiaccio, il riposo del polso e, se necessario, l’uso di un tutore, soprattutto durante la notte.

L’aiuto degli integratori

Oltre a queste misure, si possono assumere degli integratori alimentari che aiutino a contrastare l’infiammazione e il gonfiore, ovverosia:
• l’associazione acido gamma-linolenico – in forma di olio di borragine (2 capsule) o di enotera (4 capsule) – e vitamina E (100-400 mg).
• l’associazione vitamina B6 (50-100 mg) e magnesio (400-600 mg),
• la vitamina B2 o riboflavina (50-100 mg).

Infine, i casi più gravi (circa un terzo del totale) richiedono un intervento chirurgico.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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