A proposito di bevande

Il pompelmo, un frutto rischioso?

È vero che il pompelmo può interagire con i farmaci?

È assolutamente vero. Diversi studi clinici hanno accertato che il succo di pompelmo può provocare un innalzamento della concentrazione di diversi farmaci nel sangue. Tra i farmaci interessati figurano la felodipina e altri calcioantagonisti (antiipertensivi), la ciclosporina (un immunosoppressore prescritto in seguito ai trapianti d'organi, per prevenire il rigetto), la terfenadina (un antistaminico), il saquinavir (un inibitore dell'HIV, il virus dell'AIDS), il midazolam (un sonnifero), ecc.
La morale della storia è questa: quando si segue una terapia a base di farmaci, bisogna consultare il medico prima di consumare questo agrume, benché sia ricco di virtù nutrizionali.

La sferzata di energia di una bevanda energetica

Mi concedo volentieri una bevanda energetica, soprattutto quando sento l'esigenza di una sferzata di energia. Cosa ne pensa?

Che l'azione "energizzante" non va confusa con quella "stimolante"! La bevanda a cui allude deve il suo nome e la sua fama di bevanda energizzante ad uno dei suoi componenti, la taurina, un aminoacido isolato per la prima volta nel ruminante in questione. In realtà, non esiste alcuna prova, almeno che io sappia, del fatto che l'assunzione di tale sostanza aumenti le prestazioni psichiche ed intellettuali. L'innegabile effetto stimolante di questa bevanda è dovuto al fatto che è ricca di caffeina: 320 mg/l.

Caffè e caffeina

Quando si parla di consumo eccessivo di caffè, si intende "eccesso di caffeina"? Si deve quindi dedurne che il caffè decaffeinato è al riparo da ogni accusa?

È vero che tutti gli effetti "antinutrizionali" del caffè sono dovuti alla caffeina. La caffeina in eccesso comporta infatti una maggior escrezione urinaria delle vitamina B e C, nonché di calcio, magnesio, zinco e potassio. L'assorbimento intestinale del ferro risulta inoltre più difficoltoso. Tuttavia, altre sostanze presenti nel caffè stimolano la secrezione gastrica, accelerano il transito intestinale e si trasformano in acido urico. Con o senza caffeina, il caffè a dosi elevate è controindicato per chi soffre di gastrite o di gotta, ma anche per chi è soggetto a diarrea.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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