Il nostro fegato, questo meraviglioso organo filtrante, è continuamente impegnato a depurare il sangue e ad eliminare scorie e tossine. Benché messo a dura prova dall’abuso di grassi e di bevande alcoliche, dallo stress, dal fumo, dall’inquinamento e dai farmaci, quest’organo è dotato di una straordinaria capacità di rigenerarsi. Si possono prendere alcune semplici misure per disintossicare il corpo, che ora sta pagando il prezzo degli eccessi della fine dell’anno.
Le prime misure da prevedere per favorire questo processo sono di natura igienica e dietetica. Consistono nell’imporsi l’assunzione di quantità ingenti di liquidi (circa 2 litri al giorno) e nell’adottare un’alimentazione sana e leggera, ricca di verdura e di frutta fresca, proteine magre (pollame, pesce, latticini magri e tofu), cereali e derivati dei cereali integrali. Per i più coraggiosi, un cucchiaio d’olio d’oliva al mattino a digiuno stimula la funzione intestinale e la secrezione biliare.
Oltre a queste misure, la fitoterapia dispone di un ricco arsenale di piante dotate di un’azione benefica sul fegato, per esempio il carciofo, il cardo mariano, il radicchio o il tarassaco. Sotto forma di infusi, queste piante aiutano anche a disintossicare il corpo.
L’alternativa ayurvedica per disintossicare il corpo
L’ayurveda, una medicina ancestrale di origine asiatica, propone una miscela di piante (cappero, radicchio selvatico, achillea millefoglie, morella comune ecc.) la cui efficacia è stata dimostrata da più di 50 studi clinici. Questo medicamento, che contiene anche dei minerali, è uno dei rimedi vegetali più utilizzati nel mondo.
La medicina ayurvedica, che gode sempre più del riconoscimento della medicina moderna, si prefigge non solo di sopprimere la malattia, ma anche lo scompenso che l’ha provocata. Infatti preconizza una terapia globale, basata sull’uso di medicine naturali come pure su misure concernenti l’igiene alimentare e di vita.
