Un apporto insufficiente di zinco nell’organismo può diminuire le nostre difese naturali: uno dei sintomi principali di una carenza di zinco è infatti la maggior predisposizione alle infezioni.
Oltre che nelle infezioni acute, questi due micronutrienti possono essere somministrati a titolo preventivo per migliorare l’immunità, congiuntamente e a lungo termine.
Al giorno d’oggi la somministrazione sinergica di zinco e vitamina C viene comunque consigliata anche in altri ambiti, alla luce del fatto che questi due sostanze hanno caratteristiche simili.
Le malattie della pelle e le difficoltà di cicatrizzazione
Entrambi sono necessari per la formazione del collagene e per il corretto metabolismo degli acidi grassi essenziali, indispensabili alla qualità della pelle.
Le ustioni estese possono essere accompagnate da gravi carenze di zinco. Anche in presenza di un’ulcera crurale (della gamba) di difficile guarigione bisogna ipotizzare una carenza di zinco. Soprattutto i diabetici soffrono spesso di deficit di zinco e vitamina C, una delle concause delle loro difficoltà di cicatrizzazione. La somministrazione di zinco e vitamina C può rappresentare un’utile misura di sostegno in caso di lesioni della mucosa gastrointestinale.
L’eliminazione dei metalli pesanti
Sia la vitamina C che lo zinco possono essere utilizzati nelle intossicazioni croniche da metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio ecc.), cosi frequenti nella pratica. Lo zinco inibisce l’assunzione di questi metalli attraverso il tratto gastrointestinale, oltre a ridurne la tossicità. La vitamina C ne accelera invece l’eliminarione renale.
Le infiammazioni articolari
Nei soggetti artritici si riscontra spesso un basso tasso di zinco e vitamina C nel sangue.
L’assunzione concomitante di vitamina C consente di ridurre il ricorso agli antidolorifici e ai cortisonici.
