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Lanciate la sfida all’inverno!

I sintomi caratteristici si manifestano rapidamente sotto forma di mal di gola, tosse, raffreddore, cefalea, dolori articolari e febbre. Si dice che «un raffreddore dura due settimane se curato, 14 giorni se non curato», ed è in parte vero se si considera che all’origine del disturbo vi è un virus, che come tale non può essere trattato con dei farmaci. Tuttavia molti rimedi sono in grado di lenire i sintomi da raffreddamento e di evitarne le complicazioni.

Lenire i sintomi

Ora il nostro corpo ha bisogno di riposo e di un’alimentazione ricca di vitamine. L’apporto sufficiente di liquidi e l’impiego di spray umidificanti e sciroppi espettoranti aiuta a calmare la tosse e a prevenire le infezioni secondarie delle vie respiratorie. La febbre alta può essere contrastata con un antipiretico, ad es. l’acido acetilsalicilico (ASA) e il paracetamolo, che hanno inoltre un effetto antidolorifico. Il paracetamolo in particolare è molto ben tollerato e, contrariamente all’ASA, può essere somministrato anche ai bambini; è pure utilizzabile in gravidanza e durante l’allattamento, ma unicamente con il consenso del proprio medico. Questi due principi attivi vengono sovente proposti in combinazione e associati alla vitamina C in farmaci per il raffreddore e la tosse. Sono inoltre disponibili varie forme galeniche. Per i bambini la più indicata è lo sciroppo, mentre gli adulti preferiscono le compresse convenzionali, le compresse effervescenti o le pastiglie orodispersibili che si sciolgono rapidamente sulla lingua senz’acqua e sono molto pratiche anche fuori casa. Gli antipiretici non dovrebbero essere utilizzati per lunghi periodi. Se la febbre non scende dopo alcuni giorni di trattamento, è necessario consultare un medico per escludere complicazioni quali una polmonite.

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