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L’acido lattico a servizio dell’igiene

La pelle rappresenta una notevole barriera nei confronti delle aggressioni esterne, non solo per la propria struttura, ma anche in virtù della «collaborazione» con alcuni microrganismi non patogeni (la cosiddetta flora commensale residente) che mantengono condizioni poco favorevoli a funghi, a virus e batteri.
Alcuni fattori come l’assunzione di farmaci, le alterazioni ormonali o l’utilizzo di prodotti non idonei possono provocare il deterioramento di questa flora dall’utile azione protettiva.

La prevenzione innanzi tutto

Esposti come siamo a polvere, sudore e secrezioni di tutti i tipi, dobbiamo garantire al nostro corpo un’igiene regolare e costante, ma naturalmente non aggressiva per la pelle. Particolarmente indicati sono i prodotti che garantiscano una buona idratazione, con un pH leggermente acido (il pH cutaneo è compreso tra 5,5 e 6,5, mentre quello vaginale si aggira sul 4). L’acido lattico presenta tutte queste qualità. Oltre a salvaguardare la flora residente grazie al suo pH ottimale, esplica anche un’azione cheratolitica (elimina le cellule morte), antisettica (disinfettante) ed idratante.

L’uso quotidiano di prodotti a base di acido lattico contribuisce quindi all’equilibrio cutaneo, in particolare nel campo dell’igiene intima. Gli ambienti caldi ed umidi, la biancheria sintetica ed i cicli ormonali evolutivi possono infatti favorire le irritazioni, il che richiede, a monte, un’attenzione ancora maggiore, sinonimo di una prevenzione efficace.

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