Spesso si sente ripetere questo proverbio. È davvero giustificato? In questo articolo, vedremo la differenza che c’è tra imboccare la strada dello sviluppo personale e cambiare personalità. Come vedremo, il proverbio può avere torto o ragione. Quel che è certo è che non deve impedirci di rimetterci in discussione nel corso della vita e di adottare cambiamenti salutari.
Lo sviluppo personale
Nel corso dell’esistenza, non sempre cogliamo le grandi opportunità che ci si presentano, come per esempio lo sviluppo di alcuni parametri dell’intelligenza emozionale. Quali sono quelli che possiamo migliorare? Tutti, di fatto: il pensiero positivo, la gestione delle emozioni e dello stress, il grado di fiducia, ecc.
Cambiare personalità
Questo percorso di crescita personale non implica un cambiamento di personalità. Non è infatti realistico voler diventare il «contrario» di ciò che siamo. Facciamo un semplice esempio. Una persona molto introversa non può diventare molto estroversa. Può però decidere di diminuire leggermente il suo livello di introversione per ottimizzare il suo benessere e/o i suoi risultati nella vita. È quello che chiamiamo sviluppo personale.
Non basta volere
Per raggiungere l’obiettivo, non è sufficiente volerlo. È infatti sensato elaborare un vero piano di addestramento. Certo, questo piano richiederà forza di volontà e coraggio, soprattutto all’inizio. Per quali motivi? Dobbiamo affrontare il muro delle nostre resistenze. Il nostro piano di addestramento dovrà essere progressivo, come per chi desidera migliorare la sua forma fisica, il primo allenamento non può certo essere una maratona! Per un soggetto molto introverso, il primo allenamento potrebbe essere invece avere il coraggio di entrare in contatto con uno sconosciuto.
Vi invito quindi a non nascondervi dietro questo proverbio e a migliorarvi nel corso della vita. Durante l’allenamento, non dimenticate di rallegrarvi con voi stessi e in caso di calo della motivazione, cercate di visualizzare il risultato finale. Vi auguro il massimo successo.
