Il dolore, un male necessario!

Fintanto che la causa sussiste, il dolore può essere molto difficile da sopportare. Per questo spesso si consiglia un trattamento antalgico «dolce» in parallelo, per es. il rilassamento, un massaggio ecc. Non sempre però si ha il tempo di mettere in atto queste misure, o esse non hanno l’effetto desiderato. In tali situazioni, è giustificata l’assunzione di un farmaco per un breve periodo.

Ai classici dolori quali cefalea o mal di denti, mal di schiena, dolori mestruali o conseguenti a infortuni, si aggiungono quelli provocati da febbre e raffreddore. Più frequenti d’inverno, non sono direttamente attribuibili al freddo, ma al fatto che gli spazi chiusi e affollati favoriscono il contagio.

Scegliere il farmaco giusto

Attualmente esiste un’ampia gamma di farmaci contro febbre e dolori. I principi attivi sono per lo più FANS (per es. l’acido acetilsalicilico), inibitori della cox-2 o paracetamolo. Il loro meccanismo d’azione è diverso, ragion per cui è opportuna una scelta accurata del farmaco più indicato. Ai bambini, alle donne gravide o in allattamento e ai soggetti che presentano problemi gastrici, per esempio, si somministrerà preferibilmente il paracetamolo, da evitare invece ­assolutamente in presenza di gravi di­­s­tur­bi epatici. Chiedete consiglio al farmacista! Secondo la causa del dolore, l’associazione di diversi farmaci può potenziare l’efficacia o attenuare eventuali effetti indesiderati. In caso di malattia da raffreddamento, è utile l’aggiunta di vitamina C. Anche la forma galenica riveste la sua importanza. Le compresse effervescenti sono indicate nei raffreddori, poiché richiedono un apporto ade­guato di liquidi. Fuori casa, invece, la soluzione ideale sono le compresse orodispersibili!

Articoli Correlati

- Annuncio pubblicitario -

Articoli Recenti