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Il dolore nel tempo

Il dolore e il desiderio di sbarazzarsene sono vecchi quanto l’umanità.  Nella civiltà cinese, già nel 2800 a.C., ritroviamo la descrizione di 365 droghe analgesiche, tutte sperimentate dall’Imperatore Chen Nong! Intorno al 460 a.C., Ippocrate curava il dolore con la corteccia di salice, antenata dell’aspirina. In Egitto, nel secondo millennio a.C. si conoscevano già i derivati del papavero. Nel Medioevo il dolore era considerato un castigo divino a cui dare sollievo con… la preghiera.

Più attuale che mai, il dolore è spesso scatenato dallo stress; poiché limita l’efficienza psicofisica, deve essere soppresso senza pietà. Evviva gli antidolorifici, allora? Attenzione, l’anelgesia è un processo tutt’altro che banale. Solo un professionista della salute potrà dirvi in quali casi, per esempio, è opportuno che il farmaco abbia anche un effetto antinfiammatorio o quali sono le limitazioni d’uso delle diverse sostanze (età, problemi di salute, assunzione di altri farmaci, ecc.).

A nessuno piace soffrire. Ma nessuno deve eliminare la sofferenza mettendo a repentaglio la propria salute. Per fortuna che esistono gli antidolorifici e anche… gli specialisti della salute.