I topici nasali, un aiuto prezioso in caso di raffreddore

Compagno indesiderato nella stagione fredda, il raffreddore entra da noi… senza essere invitato. Questo disturbo respiratorio dai mille volti (può essere provocato da più di 200 virus!) è per lo più di lieve entità, ma quando è poco o mal curato, può evolvere in una sovrainfezione batterica (angina, sinusite), tale da richiedere un'antibioticoterapia.

I rhinovirus vanno a caccia delle persone con un sistema immunitario indebolito da carenze nutrizionali, stanchezza, stress, sonno insufficiente, depressione stagionale. Le soluzioni sono appunto un'alimentazione equilibrata, la gestione dello stress, del riposo, ma anche una passeggiata quotidiana all'aria aperta, che consenta di approfittare dei raggi ultravioletti e contemporaneamente di produrre gli ormoni del buonumore.

E quando c'è ormai un raffreddore conclamato…

Il tessuto connettivo della mucosa nasale è attraversato da numerosi vasi sanguigni, la cui dilatazione per via del raffreddore provoca un rigonfiamento rapido della mucosa stessa, una produzione eccessiva di muco e
un'ostruzione nasale. Costretta a subentrare al naso nella respirazione, la bocca non è però in grado di umidificare l'aria inspirata. È per questo che respirando attraverso la bocca si irritano e si disidratano laringe e bronchi.

Benefici molto concreti

Provocando il restringimento dei vasi (vasocostrizione) e una diminuzione delle secrezioni, i topici nasali (prodotti per uso locale: gocce, spray, gel, ecc.) decongestionano rapidamente la mucosa e liberano il naso, facilitando la respirazione in modo duraturo. Per esempio, l'ossimetazolina agisce in 1 minuto e per 12 ore. Oltre ad alleviare i sintomi del raffreddore, i topici nasali aiutano a prevenire altri disturbi respiratori. Quando vengono applicati la sera, frenano lo scolo di secrezioni retrofaringee, prevenendo la tosse notturna riflessa e il mal di gola al risveglio.

Quand'è di breve durata, il loro utilizzo non comporta alcun problema

I topici nasali vanno utilizzati per brevi periodi, non superiori ad una settimana. Al di là di questo lasso di tempo, questi farmaci possono indurre una certa assuefazione (con la conseguente necessità di rinnovare più frequentemente l'applicazione) e provocare una rinite secca, con formazione di croste e comparsa di difficoltà respiratorie.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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