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I periti nella storia

Il numero di serie televisive che trattano di medicina legale mostra il fascino che questa disciplina esercita sul pubblico. Prima di diventare pressoché infallibile, questa specialità ha seguito un lungo percorso ascendente.

Nel 1532, Carlo V promulga  la "Lex Carolina". Questa bozza di codice giudiziario è l'atto di nascita della medicina legale. Le pene erano proporzionali alla gravità delle pene inflitte e l'esame dei cadaveri era affidato ai barbieri-chirurghi. Tre secoli dopo, il franco-spagnolo Mathieu Orfila (1787-1853) è considerato uno dei pionieri. Nel 1830 pubblica il "Trattato delle esumazioni giuridiche" e insegna il proprio sapere alla facoltà di medicina di Parigi.

Già da allora, la giustizia affina le proprie armi. Le impronte digitali e le analisi tossicologiche dei capelli sono pratica corrente. Nel 1897, un terribile incendio distrugge un emporio parigino, provocando la morte di 126 persone, tra cui la Duchessa di Alençon. I dentisti sono stati chiamati alla riscossa per identificare 30 vittime senza nome. È così che è nata l'odontoiatria medico-legale. L'avvento dei test sul DNA, incredibilmente efficaci, rende praticamente impossibile il delitto perfetto. Il primo caso risolto con questo approccio è l'assassinio di due ragazze nel Regno Unito. Per scagionare il principale sospettato e arrestare il vero colpevole è stato necessario acquisire l'impronta genetica di 5.000 uomini!

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