Conoscete l’olio di krill?

Si stima che la quantità di krill attualmente disponibile sia di 6.000 milioni di tonnellate. Si tratta infatti della specie multicellulare più rappresentata sul nostro pianeta. Si osservi peraltro che il krill vive nei fondali dell’Oceano Antartico, al riparo dell’inquinamento che rappresenta effettivamente un rischio per gli oli di pesce.

Una composizione interessante e una miriade di proprietà

L’olio di krill è ricco di sostanze nutrienti di grande valore:

  • acidi grassi omega-3, -6 e -9 nelle proporzioni ideali;
  • fosfolipidi;
  • antiossidanti.

Influenza favorevole sui lipidi sanguigni, azione anticoagulante (e quindi protezione cardiovascolare), effetto antinfiammatorio, sviluppo del sistema nervoso ecc.

I benefici degli acidi omega-3 sono ben noti, e non si limitano a quelli sopra elencati. Come gli omega-6, anche gli omega-3 aiutano il morale, combattono lo stress, migliorano le condizioni di pelle e capelli e alleviano la sindrome premestruale. Quanto agli acidi omega-9 (tra cui in particolare l’acido oleico), influenzano favorevolmente il colesterolo «buono». I fosfolipidi, abbondamentemente presenti nel cervello, contribuiscono al funzionamento di quest’organo e più specificamente ai processi di concentrazione, di memorizzazione e di apprendimento.

Infine, gli antiossidanti o antiradicalici esplicano un duplice ruolo. Innanzi tutto, impediscono il degrado dell’olio di krill, rendendolo particolarmente stabile. Inoltre, proteggono le cellule dall’effetto nocivo dei radicali liberi, molecole ossidanti che ne provocano l’invecchiamento precoce, con il suo corollario di problemi di salute a carattere di gravità e cronicità. L’olio di krill contiene astaxantina, un carotenoide, e inoltre vitamine A ed E.

Rita Ducret-Costa
Caporedattore di vitamag®, farmacista laureata all'Università di Bologna, nutrizionista e omeopata.

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