I sintomi tipici sono rigidità mattutina transitoria e dolore allo sforzo. Progressivamente, il dolore inizia a farsi sentire anche a riposo, con una limitazione della funzionalità dell’articolazione colpita. Ad uno stadio avanzato, la cartilagine ormai distrutta finisce con l’anchilosarsi. Per arrestare questo processo evolutivo, è fondamentale rivolgersi al medico fin dai primi segni premonitori, quali dolori alla «messa in moto» o quando l’articolazione viene sollecitata. Solo il medico infatti è in grado di formulare la diagnosi e di prescrivere le misure terapeutiche del caso.
Dall’artrosi non si guarisce, ma una terapia precoce e mirata consente di arrestare la degenerazione della cartilagine, di mantenere la mobilità e di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Per attenuare i sintomi e influenzare favorevolmente il decorso della malattia, il trattamento più efficace consiste nella fisioterapia, che serve a rinforzare la muscolatura. Sul versante della terapia farmacologica, sono indicati alcuni rimedi dall’accertata azione condroprotettiva. Vari studi hanno dimostrato che il principio attivo che contengono, la condroitina solfato, allevia i dolori, stabilizza la cartilagine articolare e rallenta o addirittura arresta la progressione dell’artrosi.
