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Il paracetamolo, il farmaco best seller!

Il paracetamolo può essere utilizzato negli stati febbrili e dolorosi, ma non agisce sulle infiammazioni, contrariamente ad altri antalgici quali l’aspirina o l’ibuprofene.

Il paracetamolo viene quasi sempre ben tollerato, con alcuni rari casi di allergia per lo più cutanea. In caso di dubbio, tuttavia, si consiglia di interrompere immediatamente il trattamento e di consultare un medico al più presto. Il paracetamolo rimane comunque controindicato in caso di insufficienza epatica. Per questo motivo, gli anziani devono assumerlo sotto controllo medico.

Quali sono i dolori che è possibile curare autonomamente?

Sintomo di cui si auspica la rapida scomparsa e messaggio di un corpo sofferente, il dolore deve essere analizzato prima di optare per l’automedicazione.
Il dolore è il sintomo che si presta maggiormente all’automedicazione. Per minimizzare il rischio di errori terapeutici vanno tuttavia osservate alcune elementari regole.

Alcune sue caratteristiche, come l’esordio improvviso o l’intensità, devono indurre il paziente a farsi visitare quanto prima. Anche la regolarità e la sede sono indicative di una potenziale gravità. Idem dicasi per la comparsa di altri sintomi, per esempio di febbre.

È ormai trascorsa l’epoca in cui il dolore era redenzione. Oggi la gestione di questa problematica è una delle principali preoccupazioni dei professionisti della salute. D’altro canto, se è vero che il paracetamolo viene utilizzato come analgesico nell’automedicazione, è altrettanto vero che i medici lo prescrivono spesso.

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