Ci si può proteggere dall’esaurimento professionale?

Improvvisamente vi sentite pervasi da stanchezza emotiva, mentale e fisica, accompagnata da assenza di motivazione e da un calo della performance. Forse siete stati colpiti da burnout, detto anche sindrome da esaurimento professionale. Si tratta di un vero e proprio circolo vizioso. Avete la netta sensazione che la corda si sia spezzata!

Sempre più persone sperimentano questo fenomeno. Quando investite e spendete la vostra energia senza poter veramente recuperare, vi mettete in un circolo vizioso. A partire da un certo stadio, la situazione diventa sempre più insostenibile e si trasforma in esaurimento. Ed ecco che improvvisamente vi trovate nell'impossibilità di svolgere le vostre normali attività. Constatate allora la differenza tra stanchezza ed esaurimento. Quest'ultimo è molto più grave della stanchezza e la sofferenza che ne deriva è nettamente più profonda. D'altra parte, guarire da un esaurimento professionale richiede molto più tempo.

Imparare a fermarsi al momento giusto

Una buona strategia consiste nel riconoscere i segnali d'allarme provenienti non soltanto dal proprio corpo ma anche dalla propria vita interiore. Sappiate prendere la decisione giusta al momento giusto. Dite «STOP»… e imboccate rapidamente il cammino della ricostruzione!
Potete vivere situazioni stressanti al lavoro senza arrivare al burnout, ma non potete arrivare al burnout senza essere stressati. Imparate ad autocontrollarvi, riposate a sufficienza e non dimenticate di rigenerarvi. Un altro importante fattore è la capacità di scegliere. Non dimenticate che ci sono più persone sotto pressione che situazioni veramente importanti o urgenti!

Romain Ducret
Consulenza strategica

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